Messaggio del ministro Lorenzin al workshop internazionale OMS sulle tecnologie assistive presso la Fondazione Don Gnocchi

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Ha preso il via ieri, lunedì 27 aprile, al Centro IRCCS “S. Maria Nascente” di Milano della Fondazione Don Gnocchi, il workshop tecnico internazionale a cui partecipano una trentina di esperti provenienti da tutta Europa, in rappresentanza delle istituzioni partner della reteEASTIN (European Assistive Technology Network, Rete Informativa Europea sugli ausili, della quale è capofila la Fondazione stessa) insieme ad alcuni funzionari dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nell’ambito del progetto GATE (Global Collaboration on Assistive Health Technology, ossia Collaborazione Mondiale in tema di Ausili Tecnici), il cui obiettivo è di promuovere la disponibilità in tutto il mondo delle tecnologie assistive necessarie all’autonomia personale e familiare e alla sostenibilità assistenziale delle persone con disabilità e delle persone anziane.

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L’iniziativa è stata varata nel 2013 nel corso di una sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite dedicata alle tematiche della disabilità e dello sviluppo e mira a preparare uno specifico piano d’azione da sottoporre all’Assemblea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità del 2016.

Una delle linee di lavoro dell’iniziativa GATE è l’identificazione delle tipologie di ausilio da ritenersi “essenziali” – ossia che l’OMS raccomanderà a tutti gli stati membri (inclusi quindi anche i paesi in via di sviluppo) come prioritarie nelle politiche socio sanitarie e industriali – delle quali va garantita ovunque la disponibilità per le persone che ne abbiano bisogno. Esse costituiranno la cosiddetta APL (Priority Assistive Product List), simile come concetto alla lista che l’OMS ha già da tempo pubblicato per i farmaci, ovvero la EML (Essential Medicines List): si tratta di un lavoro tutt’altro che facile, che richiederà il contributo di esperti da tutto il mondo.

L’incontro di ieri è stato aperto dal saluto che il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha fatto pervenire al presidente della Fondazione Don Gnocchi, monsignor Angelo Bazzari: «Voglio innanzitutto ringraziare per il graditissimo invito a prendere parte al workshop internazionale sulle tecnologie assistive che si terrà presso la Fondazione Don Gnocchi – ha scritto il ministro -. Avrei sinceramente desiderato intervenire per portare il mio personale saluto e per esprimere ai presenti il mio appoggio e il mio apprezzamento. Tutti noi ben conosciamo l’iniziativa GATE, recentemente lanciata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per promuovere in tutto il mondo la disponibilità delle tecnologie assistive necessarie all’autonomia personale e familiare e alla sostenibilità assistenziale delle persone con disabilità e delle persone anziane. Oggi è un giorno importante: verrà compiuto il primo e fondamentale passo per l’effettiva implementazione di una delle linee di lavoro dell’iniziativa e, cioè, l’identificazione delle tipologie di ausilio da ritenersi “essenziali” e prioritarie, nelle politiche sociosanitarie e industriali, e delle quali va garantita ovunque la disponibilità per le persone che ne abbiano bisogno.

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«In più di un’occasione – continua il messaggio del ministro – ho manifestato il mio aperto favore e la mia ferma convinzione che puntare sull’innovazione sia un passo necessario e non più rinviabile: la tecnologia rappresenta infatti una leva strategica che può contribuire fattivamente a favorire la qualità del servizio e, soprattutto, a favorire l’erogazione delle cure secondo percorsi clinico-assistenziali strutturati che possano, cioè, adattarsi in modo flessibile e personalizzato ai bisogni di salute dei cittadini. Per questo dobbiamo ricercare costantemente la “complicità” della tecnologia, che deve diventare uno strumento vitale al servizio della persona con disabilità, della sua autonomia, delle sue relazioni e della sua partecipazione alla vita sociale, scolastica e lavorativa.

«Stringere questa alleanza – conclude Lorenzin – ci permetterà di costruire quel “sistema di ausilio” capace di contrastare la disabilità e favorire l’autonomia delle persone che presentano specifiche fragilità e, di conseguenza, della loro famiglia. Il nostro obiettivo è, quindi, che gli ausili conseguano un buon outcome e cioà siano efficaci, utili e giustifichino il loro investimento economico, professionale e umano».

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I lavori di ieri sono stati introdotti dal presidente e dal direttore scientifico della Fondazione Don Gnocchi, monsignor Angelo Bazzari e Paolo Mocarelli, dal direttore del settore Servizi per la disabilità del Comune di Milano Isabella Menichini e dall’assessore regionale alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini.

L’iniziativa GATE e gli obiettivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sono stati invece illustrati da Chapal Khasnabis, funzionario OMS responsabile del progetto.

I lavori proseguiranno per l’intera giornata di oggi, martedì 28 aprile, alternando sessioni plenarie e gruppi di lavoro paralleli, per concludersi poi nella mattinata di mercoledì 29 aprile (ore 9-13), al fine di formulare una serie di conclusioni e considerazioni del workshop: si tratta di materiale che dovrà essere entro breve rielaborato e consegnato ai competenti uffici di Ginevra con lo scopo di concorrere alla messa a punto dei piani d’azione che l’OMS adotterà durante l’assemblea del 2016.

Partecipano ai lavori esperti provenienti da Belgio, Bulgaria, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Spagna, Finlandia, Inghilterra, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Romania, Serbia, Slovacchia e Italia. Per la Fondazione Don Gnocchi sono presentiRenzo Andrich, Valerio Gower, Ingela Johnson, Elisa Kalaj, Jessica Matera, Lucia Pigini e Claudia Salatino.

 

 

Per maggiori informazioni:
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Fondazione Don Gnocchi
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