La Settimana della Bioarchitettura e della Domotica si conclude con il conferimento del Premio Sostenibilità 2013

Castello EA8 Casanova – Bolzano

Da Bolzano a Nuoro, dal social housing alla riqualificazione del villaggio nuragico: torna l’appuntamento con il Premio Sostenibilità, che seleziona e premia realizzazioni e progetti da tutta Italia che rispettino i principi costruttivi della bioarchitettura e dell’urbanistica sostenibile: rispetto e integrazione con l’ambiente naturale, controllo dei consumi di energia, impiego di materiali e tecniche non inquinanti e non nocive per la salute dell’uomo, sostenibilità sociale ed economica e innovazione.

Oltre alle tre categorie ‘tradizionali’ (edilizia ex novo, ristrutturazione-restauro, urbanistica), quest’anno è prevista anche una menzione speciale “Costruzione e ricostruzione sostenibile”, aggiudicata alla Scuola elementare di Soliera, edificio in provincia di Modena realizzato con un sistema costruttivo prefabbricato in legno ed assemblato a secco che ha permesso ai bambini del paese terremotato di tornare a scuola nel settembre 2012, dopo un processo costruttivo di soli 45 giorni.

Scuola elementare di Soliera

Per la categoria ex-novo-residenziale il vincitore è il progetto Castello EA8, uno degli edifici del quartiere sperimentale Casanova della periferia sud di Bolzano che rappresenta un modello compatto di integrazione architettonica sia per gli aspetti tecnologici-compositivi in rapporto alla scelta tipologica delle unità di social housing, sia in merito alle scelte aggregative e distributive che puntano a ricreare le funzioni di una piccola comunità urbana.

Il Micronido Arcobaleno si è invece aggiudicato il premio per la categoria ex-novo ‘Edilizia non residenziale’ in quanto edificio che consente un’ottima performance energetica complessiva, impreziosita da un originale e diffuso utilizzo di materiali eco-compatibili e riciclabili. Il punto di forza di questo progetto è la semplicità, a dimostrazione di come si possano ottenere eccellenti risultati di efficienza del sistema edificio-impianto, di comfort e di sostenibilità senza allontanarsi da standard realizzativi tradizionali.

Micronido Arcobaleno

Il vincitore della categoria ‘Edilizia ristrutturazione/restauro’ è l’edificio di Avesa, un piccolo fabbricato residenziale settecentesco, seminascosto in un antico borgo il cui restauro assume i contenuti di un esperimento: quello di applicare a un restauro rispettoso delle forme archetipe, elementi tecnologici di assoluta innovazione e di alte prestazioni.

Edificio di Avesa

Infine, dalla Sardegna, il vincitore per la categoria urbanistica: il progetto di riqualificazione paesaggistica del Parco Tanca Manna che ha come obiettivo quello di riportare alla luce l’intero villaggio nuragico, rigenerare il “bosco primigenio”, recuperando le aree compromesse e eliminando le infrastrutture degradate, recuperare il ciclo dell’acqua e restituire alla città un lago balneabile immerso in un percorso turistico-ricreativo di alto valore ambientale.

Biolago Tancamanna

I progetti vincitori sono stati presentati e premiati in chiusura della Settimana della Bioarchitettura e della Domotica, venerdì 22 novembre 2013 dalle 9.30 alle 13.30 presso la Casa Ecologica. Ai progettisti, inoltre, verrà data particolare visibilità attraverso una pubblicazione curata da Aess e edita da EdicomEdizioni, che raccoglierà i progetti vincitori e alcuni dei partecipanti.

Nel corso del convegno è stato inoltre presentato il progetto europeo Imagine, un percorso partecipato di visioni e strategie per una città sostenibile al 2050. “Imagine – ha spiegato Simona Arletti, presidente di Aess e assessore all’Ambiente del Comune di Modena– si propone di affrontare la sfida della sostenibilità attraverso scambi di conoscenza ed esperienza internazionali che permettono alle città di esaminare e valutare la propria strategia di transizione e di elaborare una roadmap locale per l’energia al 2050.

Il tutto affrontando il tema dell’energia non solo dal punto di vista economico e tecnico ma anche e soprattutto come un fattore culturale, pubblico territoriale, di civiltà e di governance”.