Da quasi vent’anni Duemmegi, azienda milanese leader nella progettazione e produzione di sistemi di automazione e telecontrollo in tecnologia BUS è impegnata nella realizzazione e concezione di sistemi di gestione, nonché d’automazione, anche e soprattutto domotica.
Lungo questo percorso, che si appresta a diventare sempre articolato, il gruppo ha concentrato la propria attività in diversi settori: dalla riqualificazione di centri residenziali privati al loro recupero storico se si tratta di complessi d’epoca o addirittura di monumenti, com’è stato nel caso installazione, nel 1997, presso l’Altare della Patria di Roma, di un’applicazione tecnologica per l’illuminazione; alla costruzione o ristrutturazione di importanti sedi direzionali nel campo dell’industria o del terziario, fino a fondamentali interventi nelle infrastrutture, sia italiane che estere, come il lavoro svolto sulla Tangenziale di Budapest, relativamente alla sua illuminazione, o sull’inceneritore di Valmadrera, in relazione allo smaltimento dei rifiuti, o anche quello eseguito, in occasione del Giubileo del 2000, presso la galleria Principe Amedeo di Roma, ove a tutt’oggi, grazie all’azienda lombarda, è possibile una gestione dei semafori, delle ventole e dei parametri d’aria semplicemente inviando le opportune informazioni ai pc di supervisione.
Uno degli insediamenti più significativi, segnalatoci verso la fine del 2010, è il nuovo Centro Direzionale di CESI, la cooperativa edil-stradale imolese, situato presso Lambrate, alle porte di Milano, il cui progetto architettonico è stato affidato allo studio Beretta Associati, e in cui ben sedicimila metri quadrati circa si dipanano sulla bellezza di cinque piani esterni più uno interrato, l’autorimessa. Una costruzione a dir poco mastodontica questa, non c’è che dire, costituita da due grandi corpi separati, da due enormi parallelepipedi dalle superfici specchiate, frazionabili in più utenti e uniti da un grande atrio centrale e collegamenti in quota comuni. Il complesso inoltre, in continuità con la politica Duemmegi da sempre attenta alla sostenibilità ambientale delle proprie tecnologie, è circondato da un grande spazio verde adiacente al parco del nuovo quartiere Rubbattino e ne costituisce l’ideale continuazione.
In tanti modi si potrebbe definire questo nuovo lavoro Duemmegi: ecologico, tecnologico, sinergico, intuitivo; ma forse il più idoneo sembrerebbe essere: pioneristico. E’ infatti in nome dell’innovazione e del progresso che Duemmegi ha concepito e realizzato il sistema di gestione, nonché automazione e automatizzazione della sede del nuovo centro direzionale della cooperativa edil-stradale imolese CESI, il tutto con il supporto di tre grosse aziende: la SY.TEC. S.r.l. per quel che riguarda la progettazione degli impianti elettrici, precisamente nel campo che va dalla trasformazione all’utilizzo finale dell’energia elettrica; la Alpiq Intech Milano per quanto concerne, invece, l’installazione diretta non solo dei suddetti impianti elettrici, ma proprio di tutto il sistema d’automazione, e, non ultima, la FAC per la supervisione generale dell’interfacciamento software dell’impianto domotico, non dimenticando lo studio Beretta Associati, già nominato all’inizio, per la progettazione architettonica di tutto il complesso.
Tornando a parlare dal punto di vista funzional-tecnologico della struttura, estrema cura è stata prestata al sistema d’illuminazione, rigorosamente gestito con tecnologia Dimmer, ossia un regolatore elettronico utilizzato per controllare la potenza gestita da un carico (limitandola a piacimento), e in grado quindi di regolare, anche a distanza, l’intensità luminosa di lampade ad incandescenza o alogene.
Con le attuali tecnologie che consentono il comando da remoto, oggi tutto ciò è possibile attraverso un pulsante o un semplice sfioramento di un touchscreen; grazie a questo tipo di sistema, chiaramente più elastico, adattabile di quelli tradizionali, è possibile gestire tutta l’illuminazione in maniera molto più semplice, immediata, intuitiva, d’effetto, con scenari e giochi di luci e ombre, rendendola anche meno difficoltosa per quel che riguarda i cablaggi, e prestando al contempo grande attenzione a quelli che sono il risparmio e il controllo energetico, i quali rivestono un ruolo primario all’interno di tutto il progetto.
Infatti ben diciannove differenti sistemi sono stati installati, per gestire non solo le luci ma anche le schermature solari di uno dei primi edifici certificati di classe A in Italia. Perché tra le funzioni gestite dall’impianto, oltre alla gestione d’illuminazione con tecnologia Dimmer, vi sono anche le tende motorizzate, una stazione meteo con anemometro integrato per protezione tende in caso di forte vento, e, last but not least, sulle facciate esterne, dei solarimetri, in supporto all’impianto meccanico, per il controllo delle schermature solari in funzione della quantità d’irraggiamento solare.
Una gestione dell’energia e delle risorse tecnologiche questa, come già detto, attenta non solo all’ambiente ma anche al portafoglio e, inoltre, del tutto anomala nell’ambiente del terziario ove finora grandi aziende, in nome di un liberismo sfrenato anche sull’ambiente, non hanno mai esitato a sprecare l’energia di tutti pur di garantire la loro produttività.
M. Flamina Attanasio
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