Intervista a Paolo Perino, BTicino

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L’Ing. Paolo Perino, Presidente e Consigliere Delegato di BTicino, spiega in questa intervista la strategia dell’azienda, con particolare riferimento alle tecnologie disponibili e al settore terziario.

 

D: Ing. Perino, BTicino viene a volte criticata per la ‘chiusura’ della propria offerta per l’automazione dell’edificio. In sostanza, si afferma che BTicino non sarebbe in grado di garantire alle sue soluzioni l’apertura al mondo esterno e a sistemi di terzi …

R: Quello della presunta ‘chiusura’ delle nostre soluzioni per l’automazione dell’edificio è un refrain che è nato e si alimenta sul terreno della cattiva informazione. In realtà, abbiamo ampiamente dimostrato, e proprio in questa sede ribadiamo, che BTicino offre a progettisti e system integrator una piattaforma multitecnologica aperta, che permette loro di rispondere con le migliori soluzioni di automazione ad ogni progetto e tipologia di edificio.

D: Che cosa significa ‘aperta’, nel concreto?

R: Significa che, più in particolare, BTicino ha scelto in via prioritaria di appoggiarsi a sei tecnologie ampiamente diffuse e riconosciute che, per le loro caratteristiche funzionali, trovano applicazione in ambiti differenti: SCS, ZigBee, KNX, ModBus, BACnet e TCP/IP. Disponiamo di interfacce in grado di farle colloquiare sia tra loro, sia con dispositivi o sistemi che si basano su altre tecnologie (ad esempio la tecnologia DALI nel campo dell’illuminazione, o LON nel campo del controllo, o Vantage nella domotica) .

 

D: Parliamo ora di ambiti applicativi, quelli che in concreto interessano alla clientela.

R: Se parliamo di residenziale, laddove è richiesta una ristrutturazione leggera troviamo il terreno ideale per la tecnologia wireless ZigBee. Laddove invece ci si trovi in presenza di nuove costruzioni o il progetto preveda una ristrutturazione sostanziale, la risposta è data dalla nostra tecnologia SCS, in grado di garantire integralmente la risposta a tutte le richieste, mentre la tecnologia TCP/IP assicura l’integrazione verso terzi. Nel piccolo terziario, offriamo soluzioni SCS per tutte le funzioni domotiche e la tecnologia TCP/IP per l’integrazione verso terzi e la gestione delle funzioni Tvcc.

Nel medio-grande terziario la situazione è più articolata. Ad esempio, è possibile utilizzare i dispositivi BTicino in KNX per il lighting management, in ModBus per la parte di power management, in BACnet per la supervisione e, ancora una volta, in TCP/IP per l’integrazione verso terzi e la gestione delle funzioni Tvcc.

 

D: Nell’automazione dell’edificio – e non solo – si parla con insistenza di una tecnologia standard, in grado di risolvere tutti i problemi applicativi…

R: Benché l’utilizzo di una sola tecnologia possa essere utile per orientare il mercato, non è detto che essa riesca a risolvere tutti i problemi tecnici che si possono presentare nelle più disparate situazioni applicative. Problemi che, solitamente, solo con l’esperienza e la valutazione del momento possono risolvere, applicando di volta in volta la tecnologia ottimale. In questo quadro, è comunque evidente un’evoluzione verso quella che diventerà (o forse è già) la tecnologia di riferimento, ossia TCP/IP. E’ per questo che nell’offerta BTicino sono già presenti prodotti e soluzioni basati su TCP/IP.

 

D: L’approccio all’automazione dell’edificio, in BTicino, è partito dal settore residenziale con la sua tecnologia SCS e la prima offerta domotica italiana, My Home, tecnologia che successivamente è approdata al piccolo terziario e, quindi, al medio-grande terziario. Come si caratterizzano le vostre soluzioni in questo comparto?

R: Nel medio-grande terziario, la nostra offerta è concentrata sulle soluzioni più coerenti alla nostra mission e alla nostra cultura: efficienza energetica, gestione dell’energia e cablaggio strutturato. Offriamo quindi soluzioni di lighting management, gestione energia e supervisione, oltre ad infrastrutture per la distribuzione di energia e dati.

Il lighting management ha in questo contesto un’importanza particolare, perché circa un quarto dei consumi energetici nel terziario (il 40% di quelli elettrici) è imputabile all’illuminazione. L’approccio BTicino si basa su tecnologie alternative o integrate a seconda della tipologia installativa, con un’ampia offerta di soluzioni, dal singolo switch sensor ai sistemi bus. Per la gestione dell’energia, BTicino utilizza la tecnologia ModBus, offrendo dispositivi noti, riconosciuti e già a catalogo da molti anni. Per la supervisione abbiamo invece scelto la tecnologia BACnet/IP. Essa permette di integrare funzioni specialistiche (illuminazione, termoregolazione, power, controllo accessi, illuminazione di emergenza, ecc…) gestite con tecnologie diverse (KNX, LON, ModBus e così via).

 

D: Tornando all’offerta SCS, qual è la caratteristica più innovativa che la differenzia da altre soluzioni dello stesso tipo?

R: BTicino ha scelto di rendere pubblico il suo linguaggio Open (acronimo di Open Protocol for Electrical Network) che si caratterizza per la semplicità di interpretazione, l’adattabilità e l’indipendenza dalla tecnologia di comunicazione (telefono fisso, GSM, IP e così via). In questo modo è possibile lo sviluppo di soluzioni personalizzate in tempi brevi che soddisfino le esigenze dei consumatori finali in qualsiasi parte del mondo. In sostanza, grazie alla flessibilità e all’apertura del sistema My Home, che può colloquiare con l’esterno tramite il linguaggio Open, BTicino offre ad installatori e integratori di sistemi la possibilità di accrescere la propria professionalità e creare nuove opportunità di lavoro.

Nel 2006 è nata infatti una comunità virtuale, che proprio in questi giorni ha superato i 10.000 utenti registrati, che attraverso il sito www.myopen-bticino.it, fornisce a installatori, sviluppatori software e system integrator numerosi servizi: spazi di upload e download, strumenti di sviluppo e applicazioni realizzate, newsletter e informazioni sugli eventi. Una piattaforma in grado di fornire informazioni sul sistema e i prodotti di sviluppo a disposizione, con la relativa documentazione di supporto e gestire un forum che permette un continuo scambio di competenze ed esperienze nel campo dell’Open.

 

D: Una community rivolta al mercato italiano, quindi…

R: Al contrario: la Community My Open suscita un crescente interesse in tutto il mondo, nalità estera. A dimostrazione della progressiva diffusione della tecnologia SCS e del suo utilizzo universale, tra gli iscritti si contano oltre 30 diverse nazionalità: europei, ma anche indiani, thailandesi, messicani, brasiliani…

Attiva e partecipativa, la Community è un canale di comunicazione veloce, rapido e personalizzato, in cui gli utenti si scambiano informazioni, consigli e discutono vivacemente, come dimostrano le migliaia di messaggi mensili sul forum.

La Community My Open è in grado di garantire la disponibilità di nuove soluzioni, attuali e coerenti con l’evoluzione del mercato. Attraverso di essa, infatti, sono stati resi disponibili numerosi applicativi, liberi e commerciali, che hanno generato nuove idee e implementazioni.

 

D: Lei ha fatto riferimento alla gestione dell’illuminazione, un campo nel quale è diffusa anche la tecnologia KNX. Qual è la posizione BTicino?

R: BTicino aderisce al relativo consorzio e sta implementando un’offerta certificata KNX per il momento concentrata proprio sulla gestione dell’illuminazione (completa di dimmer, controller per tapparelle, display touch screen) che può integrare diverse tecnologie e trasferirle a livello BACnet. Dispositivi KNX esclusivi permettono poi l’integrazione dell’ambiente SCS nella tecnologia KNX e la configurazione con software ETS KNX anche dei dispositivi SCS di automazione e dei sensori collegati al bus. I dispositivi SCS sono visti come dispositivi KNX, con una perfetta integrazione. Questa comunicazione biunivoca fra le tecnologie KNX e SCS ci permette di moltiplicare ed amplificare il nostro catalogo di offerta per il medio-grande terziario. Possiamo infatti introdurre in questo mercato la nostra offerta ampia e completa basata su bus SCS, con sensori, attuatori, dimmer, comandi digitali e touch screen, software e accessori. Un’offerta che si caratterizza per la programmazione semplice e rapida, per la piena integrazione estetica con le nostre serie civili, per la facile reperibilità sul mercato e per il prezzo di acquisto concorrenziale sul mercato di riferimento.

Da non dimenticare poi le altre tecnologie a cui si è accennato. Ad esempio, la nostra offerta per il lighting management si completa con sensori e accessori ZigBee per le installazioni in cui il cablaggio filare non è desiderato o indicato. Di fatto, quindi, la nostra offerta KNX certificata non è altro che un entry point nell’universo multitec¬nologico che BTicino è in grado di proporre alla propria clientela.

 

D: Scegliere la tecnologia corretta è sufficiente per garantire il successo di una nuova installazione?

R: Offrire la tecnologia corretta è necessario ma non è sufficiente. Anche se si decidesse di utilizzare un unico standard di comunicazione, qualunque esso fosse (KNX, TCP/IP, ecc.), la differenza sostanziale della valenza di un sistema di automazione dell’edificio è data dall’affidabilità intrinseca dell’hardware e del software. Da non sottovalutare, quindi, la differenza tra la garanzia commerciale e la garanzia legale di un impianto. Oltre, ovviamente, alla necessità di una corretta installazione, alla possibilità di implementazione e alla semplicità di programmazione.

 

D: In conclusione, quindi, è corretto affermare che BTicino si presenta con un’offerta di home e building automation aperta e con una piattaforma multitecnologica…

R: Certamente. Abbiamo dimostrato che la nostra offerta è basata su almeno sei tecnologie differenti e convergenti, che la rendono estremamente versatile, duttile e aperta sia nelle soluzioni rivolte all’ambito residenziale, sia in quelle rivolte al terziario. Per quanto riguarda la tecnologia SCS, non dimentichiamo che è nata in Italia dall’esperienza BTicino nelle infrastrutture elettriche e digitali dell’edificio. Anche ricerca e sviluppo e quasi tutta la produzione sono realizzati nei nostri stabilimenti italiani. La sua ‘apertura’ è dimostrata da oltre 100.000 impianti nel mondo, molti dei quali, poi, integrano anche altre tecnologie.

 

Intervista a cura di BTicino

 

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