ANCISS compie 25 anni e diventa ANIE Sicurezza

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+4,9% la crescita del fatturato totale dell’industria italiana della Sicurezza nel 2011.Vola l’export: +22,9%

 

Milano, 1 dicembre 2011.
ANCISS, l’Associazione aderente a Confindustria ANIE che rappresenta le imprese operanti nel campo della Sicurezza e dell’Automazione degli Edifici, compie 25 anni. ANCISS vanta una storia sino a oggi ricca di tradizione ma con uno sguardo sempre proiettato al futuro, che prenderà forma nel nuovo brand scelto per rappresentarla in questo terzo millennio: ANIE SICUREZZA. L’analisi svolta è stata condensata in un volume, denominato “25 anni di ANCISS. Passato, presente e futuro della Sicurezza in Italia”, di cui si presentano qui di seguito i dati più significativi.

 

Foto: David Lenaz

 Florindo Baldo, Presidente ANIE Sicurezza

Uno sguardo al presente

Nel 2011, l’industria italiana della Sicurezza e Automazione Edifici rappresentata in ANIE SICUREZZA è stata espressione di un fatturato totale pari a 1.917 milioni di euro, in crescita del 4,9% rispetto al 2010. Il segno positivo riguarda sia l’andamento del mercato interno (+3,4% rispetto al 2010), sia il canale estero. A fine 2011, nel confronto con il 2010, le esportazioni di comparto, pur rappresentando un valore ancora contenuto e pari a 250 milioni di euro, hanno registrato una decisa crescita (+22,9%), confermando il trend positivo dell’anno precedente (+18,9% la variazione annua rispetto al 2009). I principali mercati di sbocco si mantengono in prevalenza in Area europea ed in particolare nei Paesi dell’Est Europa, laddove il settore edile mostra una maggiore dinamicità. Tali tendenze testimoniano le crescenti strategie di internazionalizzazione avviate dalle imprese negli anni più recenti a fronte di un mercato domestico meno dinamico.

Foto: David Lenaz

 

La Sicurezza in Italia: dagli anni ’70 agli anni ‘90

La storia dell’industria della Sicurezza in Italia inizia alla fine degli anni ’60, con l’ingresso sul mercato nazionale dei primi innovativi prototipi. A fronte di una crescente ondata di criminalità, i primi a dotarsi di queste tecnologie innovative sono gli esercenti di prodotti di lusso (gioiellerie e alta moda).

Il passaggio verso la creazione di un mercato strutturato avviene nella prima parte degli anni ’70, contestualmente al crescente processo di automazione industriale. La figura dell’installatore di sistemi di Sicurezza acquisisce in questi anni autonomia rispetto a professionisti operanti in comparti contigui come la telefonia o il mondo elettrico. In questo periodo sono le banche a essere sempre più prese di mira dalla criminalità comune e organizzata: la diffusione delle tecnologie per la Sicurezza assume un ruolo fondamentale per ridurre un fenomeno che aveva raggiunto numeri decisamente rilevanti.

Il consolidamento del mercato della Sicurezza in Italia avviene nel periodo compreso fra la metà degli anni ’80 e gli anni ’90. Elemento peculiare di questo periodo è il primo riconoscimento, nell’opinione pubblica, del ruolo che le tecnologie svolgono nella prevenzione degli atti criminosi. Nel febbraio 1986 nasce ANCISS.

L’industria Elettrotecnica ed Elettronica italiana registra tra il 1990 e il 2000 un tasso di crescita medio annuo del giro d’affari superiore al 5%. Le imprese della Sicurezza si trovano ad affrontare in questi anni la sfida di un mercato in sensibile espansione. In questo periodo la domanda proveniente dal settore bancario manifesta un’elevata vitalità: esplode e si diffonde il fenomeno del self banking. L’introduzione di sistemi sempre più automatici impone un ripensamento delle misure di sicurezza presenti nelle filiali.

Il processo di diversificazione dei principali canali di mercato prosegue per tutti gli anni ’90: fra i fenomeni più rilevanti si annovera la comparsa e la crescente diffusione nel territorio nazionale di grandi strutture commerciali private. Si diffondono i primi centri commerciali. Acquista crescente rilevanza anche il segmento della protezione dei beni culturali e architettonici. Un ruolo importante fra i nuovi campi applicativi che acquistano importanza in questi anni è poi occupato dalla teleassistenza.

Fra gli anni ’80 e ’90, in parallelo allo sviluppo tecnologico e alla maturazione del mercato, si assiste a una specifica evoluzione della normativa tecnica inerente al variegato settore della Sicurezza (fra cui Normativa CEI 79-I del 1983 e, in senso lato, Legge 626).

 

Nel primo decennio del XXI secolo cambia il concetto di Sicurezza

Nel 2000 ANCISS entra in Confindustria ANIE. Acquista centralità il dialogo intersettoriale, anche in conseguenza della crescente integrazione fra tecnologie. L’11 settembre 2001 segna nel mondo della Sicurezza una svolta epocale: si ha uno slittamento degli obiettivi che va da un punto di vista più safety oriented (sicurezza antincendio e ambientale) a un’ottica prettamente security (sicurezza anticrimine e della persona). Crescono le sfide per gli operatori della Sicurezza, che si confrontano con una complessità e imprevedibilità del rischio senza precedenti.

Guardando alla criminalità comune, nel nostro Paese negli ultimi decenni del Novecento si è registrato un generale aumento dei reati e si è assistito a una trasformazione nella casistica degli stessi. Secondo dati del Ministero degli Interni (Dipartimento della Sicurezza), fra la fine degli anni ‘60 e l’inizio dei ’90 si è registrata un’impennata dei furti (passando da una media di meno di 1.000 furti per 100.000 abitanti a oltre 2.500).

Fenomeno che ha avuto un nuovo ciclo espansivo nella seconda metà degli anni Duemila, raggiungendo il picco nel 2007 (oltre 2.500 furti per centomila abitanti). La nuova ondata di furti in questo periodo origina in prevalenza da alcune tipologie di reato, quali borseggi, furti di veicoli, furti in centri commerciali. Al contrario hanno mostrato una dinamica cedente i furti in abitazioni private.

Nel primo decennio del XXI secolo, l’innovazione tecnologica compie passi da gigante e rende possibili nuove soluzioni e applicazioni impensabili solo nel recente passato, anche in mercati di sbocco tradizionali. La maggiore diffusione dell’uso delle tecnologie riduce drasticamente il numero degli atti criminosi ai danni delle banche (che passano, secondo dati OSSIF-ABI, dalle quasi 3.000 rapine perpetrate sul territorio italiano nel 1998 a meno di 1.500 casi nel 2010), incrementando in modo significativo la sicurezza degli utenti. Sempre secondo dati OSSIF-ABI, a fine 2010 quasi il 90% delle filiali bancarie ricorre all’impiego della videoregistrazione e oltre il 50% al metal detector.

Il concetto di Sicurezza si amplia e si modifica anche nell’ambiente domestico. Cambia la percezione del Sistema Casa e delle sue potenzialità. Acquista, grazie al massiccio impiego di tecnologie, crescente rilevanza l’home automation. Non si modifica solo il significato dato all’abitare: cambiano anche le priorità degli utilizzatori, che richiedono maggiore efficienza, maggiori prestazioni e una crescente convergenza fra i sistemi.

I crescenti fenomeni di globalizzazione aprono le porte a maggiori pressioni concorrenziali e, al tempo stesso, a maggiori potenzialità di crescita. In particolare sui nuovi mercati: fra il 2000 e il 2010 le esportazioni italiane di tecnologie per la sicurezza raddoppiano. Nello stesso periodo, grazie a un’impennata degli investimenti in sicurezza pubblici e privati, il comparto registra un tasso di crescita medio annuo costante del fatturato totale, passando da 1,6 miliardi di euro del 2000 a 1,9 miliardi di euro nel 2010. La dimensione del volume d’affari si è pertanto ampliata di circa il 20% in 10 anni.

Lo scenario cambia radicalmente nella seconda metà del decennio. La Grande Crisi di questi ultimi anni, originatasi in particolare dagli squilibri nel mercato immobiliare, si riflette negativamente sull’intera filiera che si rivolge direttamente o indirettamente al mercato edile. Il difficile quadro macro-economico fornisce l’impulso per la ricerca di soluzioni sempre più efficienti e competitive nel campo della Sicurezza. In questo contesto, l’impegno di ANCISS è rivolto a promuovere una effettiva cultura della sicurezza fra le imprese e gli operatori della filiera attraverso la formazione.

 

Il futuro della sicurezza. Parola d’ordine: integrazione

A partire dai primi anni ’80 è emersa una crescente convergenza tra tecnologie. Questi fenomeni hanno dato impulso allo sviluppo di specifiche tecnologie per l’integrazione dei sistemi. I cardini dell’innovazione tecnologica si identificano nell’evoluzione delle tecniche d’integrazione, basate sui sistemi di comunicazione e nella distribuzione e gestione dell’intelligenza. Nell’ambito dei sistemi di Sicurezza questo processo si realizza concretamente attraverso una nuova generazione di sensori “intelligenti”, che possono elaborare al proprio interno le informazioni raccolte sul campo, reagendo in modo differenziato alle diverse situazioni.

Lo sviluppo dell’economia post-industriale ha poi causato profonde modificazioni nel tessuto delle città, in cui si inseriscono fenomeni d’immigrazione e inurbamento incontrollato. Si rendono pertanto necessarie nuove modalità d’intervento per governare la rifunzionalizzazione complessiva del sistema urbano. La complessità e la sempre più stretta intercorrelazione fra territori e Paesi impone una crescente sinergia anche fra gli operatori della Sicurezza. In questa ottica si è consolidata nel tempo la collaborazione fra ANCISS e EURALARM, l’Associazione europea di riferimento per il comparto della Sicurezza.

L’importanza delle reti tecnologiche in ambito urbano è un elemento riconosciuto da tempo. Oggi accanto alle reti tradizionali di pubblica utilità si sono diffuse le reti di comunicazione a larga banda. Tra le reti tecnologiche più innovative occupano un ruolo di primo piano le “reti per la Sicurezza”. Vi sono già oggi numerose applicazioni di queste tecnologie, che permettono il conseguimento di rilevanti risultati atti a raggiungere l’obiettivo sicurezza in ambito urbano. Certamente le tecnologie per la Sicurezza possono contribuire in misura rilevante a migliorare il mondo in cui viviamo, rendendolo più sicuro e a misura d’uomo.

Anche il Sistema Edificio sta subendo una profonda trasformazione, passando da contenitore passivo a un ruolo sempre più attivo attraverso l’interazione, il controllo e la gestione delle sue principali funzioni. Ha acquisito centralità il concetto di “edificio intelligente”, ossia un edificio dotato di sistemi integrati di controllo della Sicurezza, di controllo e gestione degli impianti, di tecnologie IT e di comunicazione. Le problematiche nella gestione dei diversi sistemi possono essere risolte attraverso l’impiego di tecnologie innovative e integrate. I sistemi di Sicurezza, le tecnologie di automazione e di controllo degli impianti sono stati, in particolare, interessati da un elevato upgrading tecnologico.

“L’eccellenza dell’industria italiana fornitrice di tecnologie per la Sicurezza e Automazione Edifici rappresentata da ANIE SICUREZZA trova dimostrazione in una storia pluridecennale che parte dai primi anni ’70 e arriva ai nostri giorni – ha dichiarato Florindo Baldo, Presidente ANIE SICUREZZA – In un momento congiunturale estremamente delicato come l’attuale, che non risparmia le componenti più vitali dell’economia italiana, i risultati positivi conseguiti dal comparto nel 2011, sia sul fronte domestico sia su quello estero, sono frutto dell’impegno e dei sacrifici delle imprese, che in questi momenti decisamente critici hanno continuato a puntare su innovazione e qualità.”

“Integrazione tecnologica, efficienza energetica e standard qualitativi elevati sono solo alcuni dei driver che hanno guidato lo sviluppo del comparto in questi ultimi anni – ha proseguito Baldo – La capacità di rispondere prontamente all’evoluzione della domanda espressa dagli utenti è uno dei punti di forza che accompagna e continuerà ad accompagnare nei prossimi anni il cammino delle nostre imprese. Gli operatori della Sicurezza sono già preparati ad affrontare le sfide di un mercato in continua trasformazione”.

 

“Il traguardo raggiunto da ANCISS, che oggi si presenta al pubblico nel rinnovato brand ANIE SICUREZZA, testimonia una storia importante che lega cultura industriale e associazionismo d’impresa – ha dichiarato Claudio Andrea Gemme, Presidente Confindustria ANIE – 25 anni al servizio delle imprese che si affiancano ai 66 anni di ANIE, a cui ANCISS è federata dai primi anni Duemila. Due storie che si incrociano ed esprimono con forza l’impegno e il valore della rappresentanza industriale”.

“Viviamo tempi complessi, caratterizzati da elevata incertezza e da un contesto internazionale radicalmente mutato rispetto al recente passato – ha proseguito Gemme – Anche le sfide che le imprese italiane si trovano ad affrontare nel nuovo mondo globalizzato sono sempre più complesse. Ritengo essenziale per rispondere a questi nuovi scenari muoverci uniti verso obiettivi condivisi, non ultimo il rilancio di una nuova stagione di crescita per l’economia italiana. Per fare questo è centrale la presenza vitale e propositiva di un’industria manifatturiera forte e radicata nel territorio. L’esempio virtuoso rappresentato dal comparto industriale della Sicurezza, un settore “giovane” che in pochi decenni ha raggiunto un elevato grado di maturazione, è segno tangibile del ruolo di primo piano che l’innovazione tecnologica può svolgere per favorire lo sviluppo del Paese”.

 

ANIE SICUREZZA (Associazione Italiana Sicurezza ed Automazione Edifici), con oltre 100 aziende associate, rappresenta gli operatori attivi nei mercati della sicurezza attiva, dell’antincendio e dell’automazione degli edifici. ANIE SICUREZZA è l’unica associazione del settore a comprendere al proprio interno l’intera filiera e a tutelare equamente gli interessi di piccole, medie e grandi imprese.

Confindustria ANIE, con 1.200 aziende associate, rappresenta il settore più strategico e avanzato tra i comparti industriali italiani, per circa 4000.000 addetti e un fatturato aggregato di 63 miliardi di euro (di cui 26 miliardi di esportazioni). Le aziende aderenti a Confindustria Anie investono in Ricerca e Sviluppo il 4% del fatturato, rappresentando più del 30% dell’intero investimento in R&S effettuato dal settore privato in Italia.

 

Per ulteriori informazioni:
Ufficio Stampa
Confindustria ANIE
Tel. 02.3264/211/202
www.anie.it
ufficio.stampa@anie.it



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