Il caso particolare di una casa nel centro di Milano, realizzata ristrutturando un ambiente industriale, dotata di un impianto tradizionale che dopo due anni si rivela inadeguato alle reali necessità di vita quotidiana
Il sito non è la solita villa fuori dalla città, ma un loft situato in centro e ricavato da un ambiente destinato un tempo a uffici e terziario. “L’idea dell’impianto domotico nasce dunque direttamente dal proprietario, che non era soddisfatto in particolare dell’impianto di riscaldamento. Dopo un primo sopralluogo le richieste cambiano e si spostano decisamente verso la soluzione nuova, ci viene chiesto di rifare parte dell’impianto con una piccola domotica e un sistema di sicurezza. Abbiamo quindi proposto un rifacimento completo, senza buttare via tutto ciò che già esisteva”.
Esiste anche il caso di un impianto nuovo che non soddisfa, che non funziona come dovrebbe, che al confronto del lussuoso appartamento appena rifi nito, appare come un marchingegno arrugginito. Cosa me ne faccio di una splendida casa piena di stanze, se ogni sera devo passare a spegnere tutte le luci una per una? Non c’è modo di risparmiare con l’impianto di riscaldamento? Non è possibile controllare il sistema anche da lontano?
Solo due anni dopo aver completato la ristrutturazione di un loft nel centro della città di Milano, il proprietario dell’appartamento decide che era necessario un deciso intervento migliorativo per adeguare anche l’impianto elettrico alla modernità della ristrutturazione. “La prima necessità è stata quella di mantenere l’appartamento così com’era e non realizzare opere murarie, dato che era stato ristrutturato da poco. Nello stesso tempo era anche necessario mantenere qualcosa del vecchio impianto, che per quanto antiquato era pur sempre stato installato solo due anni prima”, così spiega a “Elettro” Massimo Culcasi di Convertium (MI), che utilizza gli apparati evoluti Micro Solution (Borgomanero, NO).
La soluzione tecnica
“All’inizio del lavoro avevamo a disposizione un locale cabina armadio da dove partivano le utenze”, spiega ancora Culcasi. “Abbiamo potuto aggiungere un QE in box esterno per il contenimento centrale ed alcune schede comando, mentre per le altre schede di comando abbiamo sfruttato le scatole di derivazione esistenti. Trattandosi comunque di un impianto con parecchie utenze, si è deciso subito di installare la centrale Evoluzione per la gestione ed ovviamente il primo problema è stato lo spazio a disposizione. “Abbiamo deciso di installare un contenitore il più piccolo possibile all’interno della cabina armadio, e sempre al suo interno abbiamo “compresso“ alcune schede a “comandare e interagire” con le utenze domestiche.
In questo frangente ci è venuto in aiuto il collegamento del sistema Micro Solution, molto semplice e versatile, in grado di adattarsi ad ogni tipo di risoluzione e di integrarsi nelle abitazioni già esistenti senza troppe difficoltà”. A dimostrazione del fatto che se è vero che ogni situazione richiede una soluzione specifica, se si utilizza il prodotto giusto si possono superare molteplici barriere e architetture problematiche. “Le schede utilizzate, essendo tutte con relè di portata 16A, non hanno dato problemi a integrarsi nelle scatole di derivazione esistenti, sufficientemente sovra-dimensionate fin dall’inizio e in grado di contenerle.
Pilotare il riscaldamento
Per il riscaldamento invece sono state aggiunte le sonde di rilevazione in ogni locale, potendo così controllare singolarmente gli stessi anche grazie al collettore con le valvole predisposte per ogni singola zona. “Ci siamo trovati avvantaggiati” spiega ancora Culcasi “dalla predisposizione del collettore principale, dove abbiamo potuto installare delle elettrovalvole per ogni zona. A livello Micro Solution abbiamo installato un sensore temperatura in ogni locale, e con una scheda Hc-rb-004 abbiamo gestito le elettrovalvole.
In pratica abbiamo lasciato sempre attivo il cronotermostato della caldaia a condensazione, visto anche che lo stesso riportava le impostazioni e le anomalie della caldaia, e siamo andati semplicemente a pilotare la temperatura in ogni singola stanza. Il reale problema è stato quello di bilanciare per bene l’impianto, visto che si trattava di un impianto a pavimento di nuova generazione, ed ovviamente l’escursione termica non era così immediata come avere dei caloriferi a muro”.
Tutti i dettagli dell’impianto di allarme
Essendo un impianto intelligente è in grado di creare scenari. Ad esempio inserendo l’”allarme totale” si attiva una serie di funzioni: si chiudono i lucernai, si spengono tutte le luci in casa, si abbassano le tapparelle, il sistema di videosorveglianza inizia la registrazione all’interno dell’abitazione e permette la visione in esterno via web, se è sera si illuminano le lampade esterne per il tempo prefissato, se l’irrigazione sta funzionando si interrompe per il tempo necessario all’allontanamento dal sito, apre infine con il ritardo prefissato il portone carraio. Nel caso di fuga di gas o allagamento, i lucernai si aprono automaticamente, il sistema vocale parla e avvisa del pericolo ed ovviamente stacca la valvola del gas.
Altra peculiarità è il poter interrogare l’impianto da remoto, tramite risponditore vocale, senza codici per ogni tipo di funzione. Internamente si ha la possibilità di gestire in wi-fi da Pad pc touch-screen. Infine tramite team viewer si può accedere anche dall’iphone in locale wi-fi e in Internet su rete Umts.
Le richieste del proprietario
“La richiesta principale era quella di interagire con altri prodotti in commercio, la flessibilità e velocità di risposta sul controllo in più situazioni (telefono, wi-fi, Internet, diretto con seriale 232, telefono cellulare e Iphone), e non per ultimo il costo molto competitivo e accessibile rispetto alla concorrenza pur mantenendo uno standard elevato. A questo scopo la scelta di utilizzare un prodotto Micro Solution si è rivelata vincente”. Infine, il videocitofono è stato integrato nel pannello touch-screen e si accende alla pressione del pulsante esterno, mentre la parte di videosorveglianza è comandabile tramite il touch-screen, la tv, il pc, il telefono e l’Iphone.
A proposito del cablaggio.
Il collegamento del bus è avvenuto con un cavo utp cat5 per la sua facile reperibilità e il basso costo. Questa scelta ha garantito una notevole libertà di movimento, dato che sarebbero bastati una coppia twistata e una terza libera con sezione comunque piccola, di soli 0.22 mm. Gli stessi comandi quindi dialogano con lo stesso cavo, e sempre grazie alla versatilità del prodotto è possibile sfruttare il cavo per il bus (3 fi li) ed i ritorni (i rimanenti 5 fi li o tutti e 8).
Domotica e doppia funzionalità.
Il sistema risulta interessante anche per una funzionalità specifica, quella di consentire un doppio uso del pulsante, che premuto normalmente ha una funzione, ad esempio, di acceso e spento per la luce della camera, e premuto più a lungo attiva la luce del corridoio o più luci insieme. Questo può tornare molto utile in quei siti dove non è possibile effettuare opere murarie ed è limitato lo spazio della scatoletta per i pulsanti.
Sistema d’allarme.
L’allarme è partito da zero, non essendo stato fatto niente in precedenza, quindi almeno qui abbiamo potuto agire liberamente. Per il monitoraggio e il controllo di tutto il sistema è stato installato un M-touch da 15” wide-screen sempre della ditta Micro Solution. La peculiarità dell’impianto di allarme sta nella possibilità di gestire il sistema direttamente dal touch-screen o dalla chiave elettronica, dove abbiamo anche un’ulteriore risposta vocale da parte della centrale la quale ci parla e dice i vari stati, anomalie, memorie eventi o intrusioni.
Il parere dell’installatore
Massimo Culcasi, titolare di Convertium (MI)
“Per me è stato importante constatare l’insoddisfazione del cliente verso un impianto elettrico tradizionale che aveva commissionato solo due anni prima e la conseguente decisione di cambiare ed installare un sistema evoluto. I vantaggi offerti da un impianto domotico stanno nella possibilità di coordinare tutti gli oggetti: il sistema di riscaldamento e di condizionamento dialoga con l’impianto di allarme, mentre i sensori e i contatti di allarme dialogano con i punti luce/prese. Lo stato dell’allarme coordina, a sua volta, serramenti, punti luce, prese e riscaldamento e condizionamento. Anche la gestione di tutti gli impianti dell’abitazione può avvenire in molteplici maniere, dai pulsanti a parete, dal mini touch da 5”, dall’M-touch a partire da 10” fino a 22”, dal telefono di casa e dal cellulare, dal videotelefono, dal pc in rete lan o tramite wi-fii, , ed il tutto avviene in casa e fuori casa tramite rete Internet. Per qualsiasi anomalia è attivo il sistema di avvisi tramite messaggistica vocale. Infine, bisogna ricordare che le configurazioni possono essere modificate a piacimento: posso far gestire da un certo pulsante, oggetti non fisicamente connessi, anche lontani, cambiando idea a piacere”.
Per maggiori informazioni:
Micro Solution
Via Novara, 262 – 28021 BORGOMANERO, NO
Tel. 0322.831010 – 0322.869721 – 393.9615296
Fax 178 60 799 50
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