Prosegue la crescita dell’industria tecnologica italiana e riparte il building.
Dall’assemblea ANIE, tenutasi questa settimana a Milano emergono indizi confortanti non solo per elettronica ed elettrotecnica, in crescita rispettivamente del 7,8% e del 2,7% rispetto al 2016, ma anche per il settore edile.
Industria, building, energia e infrastrutture rappresentano i quattro mercati strategici per il Paese e fanno parte dell’industria tecnologica italiana, rileva la Federazione. L’industria registra un + 9,1% in termini di fatturato; il segmento building, apparecchi domestici e professionali segna un +3,9%; l’energia cresce del 2,9%.
E-mobility e building sostenibili, il piano di ANIE
Unica voce negativa è quella legata a infrastrutture e trasporti, ma il presidente ANIE, Giuliano Busetto, tiene a sottolineare in assemblea che gli ordinativi non mancano. Tuttavia, afferma la necessità di accelerare sugli interventi indirizzati alla mobilità sostenibile “che devono essere pensati in modo olistico”. Inoltre rileva che:
“la mobilità elettrica cittadina è un’opportunità da cogliere al fine di uno sviluppo sostenibile del nostro Paese: si stima che la vendita di veicoli, unita alla crescita dei servizi e allo sviluppo di un’infrastruttura di ricarica appropriata potrebbe arrivare a generare un fatturato compreso tra 24 e 100 miliardi di euro nel 2025 e fino a 300 miliardi nel 2030”.
A tal proposito la Federazione ha spinto per dotare l’Italia di un Piano Nazionale di infrastrutturazione di stazioni di ricarica e l’anno scorso ha partecipato all’aggiornamento del piano che rivede in aumento il target dei punti di ricarica al 2020.
Per quanto riguarda invece il comparto building, dopo un decennio di forte debolezza, segna come detto un + 3,9% in linea con i segnali positivi di riavvio degli investimenti che arrivano dal mercato edile.
Lo stesso presidente rileva come il building rappresenti un mercato di grande interesse per diversi comparti di ANIE: dai fornitori di tecnologie e soluzioni per l’impiantistica elettrica alla domotica, dal lighting agli impianti a fonti rinnovabili. Scrive a proposito:
“questi comparti hanno compreso da tempo che la chiave per essere competitivi su un mercato sempre più globale risiede nella capacità di abilitare servizi, controllo, efficienza energetica e analisi predittive, aprendo nuovi sbocchi sui mercati, integrando funzionalità e connettendo diverse applicazioni tra loro”.
Building sempre più digitalizzati e interconnessi
Integrazione e interconnessione sono due termini forti per il futuro del settore. La digitalizzazione sarà sempre più importante, anzi imprescindibile nell’edificio, divenendo un fattore di straordinaria importanza e innovazione tecnologica, in grado di trasformare le costruzioni in “nodi intelligenti di reti intelligenti”, presupponendo anche di godere delle opportunità derivanti dall’acquisizione e gestione digitale dei dati e delle informazioni.
Così, dopo l’industria, sarà il building il prossimo “banco di prova del processo di digitalizzazione del nostro Paese”, rileva ancora Busetto, sottolineando la necessità di un piano Edifici Sostenibili 4.0, analogamente a quanto previsto col piano Industria 4.0.
Tale misura, che ANIE vorrebbe sottoporre al nuovo Governo potrebbe essere uno dei primi piani attuativi della Strategia Energetica Nazionale (SEN), anche alla luce della recente revisione della direttiva europea sulle prestazioni energetiche degli edifici, da poco pubblicata. È uno strumento molto importante perché oltre a impegnare tutti gli Stati membri UE alla riqualificazione energetica e alla ristrutturazione del patrimonio esistente – l’80% di quello italiano è stato costruito prima degli anni Novanta – riconosce nell’elemento digitale (Smart Readness Indicator) una caratteristica che dovrebbe contraddistinguere l’edificio insieme al valore energetico.
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