Il fascino degli abissi in… acqua termale: Y-40, la piscina più grande del mondo.

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Per immergersi a 40 metri, anche in una piscina, servono preparazione e concentrazione. Ma anche un impianto elettrico all’avanguardia

Gli appassionati di immersioni, indipendentemente dal fatto di essere subacquei o apneisti, conoscono bene i rischi e le difficoltà incontrate scendendo in profondità. Questo perché, quando ci si immerge in un ambiente naturale, si è esposti alle imprevedibili variabili della natura, con tutti i rischi connessi.

Per sopperire a questi limiti, subacquei e apneisti si esercitano spesso all’interno di comuni piscine, le cui profondità sono ovviamente minime. L’insieme di questi limiti ha fatto nascere nella mente di Emanuele Boaretto, proprietario dell’Hotel Terme Millepini di Montegrotto Terme, l’idea di realizzare una piscina dedicata agli appassionati di questa disciplina. Il suo sogno ha preso corpo un anno fa, quando ha inaugurato Y-40, la piscina che, con i suoi 42 metri, è oggi la più profonda al mondo ed è certificata come centro di ricerca aperto a istituti di medicina internazionali. Scendendo sotto il pelo dell’acqua si incontrano così una serie di livelli intermedi, caratterizzati da grotte e ambientazioni specifiche, per poi immergersi nella parte più profonda: un pozzo dal diametro di 6 m, il cui fondo si trova 42,16 metri sotto il battente dell’acqua.

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Grandi profondità in acqua termale: il sogno di qualunque apneista si avvera a Y-40

Boaretto, che è anche il progettista della struttura, ha voluto che una simile piscina rappresentasse un vanto per l’Italia e, quindi, mettesse in mostra le capacità tecnologiche del nostro Paese. Caratteristiche ben sintetizzate da BTicino, un’azienda italiana che, parte di un importante gruppo internazionale come Legrand, è lo specialista globale delle infrastrutture elettriche e digitali dell’edificio.

 

L’aggressività dell’acqua termale
L’intera realizzazione elettrica è stata affidata alla ditta Fasolo Impianti che, da oltre cinquant’anni, si è specializzata sugli impianti elettrici all’interno delle piscine termali. Una peculiarità che ha permesso, come spiega il titolare Agostino Fasolo, di individuare le soluzioni più adatte alle specifiche esigenze. L’acqua termale, infatti, registra un’elevata presenza di calcare, ma anche di aggressivi chimici, come lo zolfo, che possiedono effetti devastanti sugli impianti.

“Lavorare all’interno di una piscina termale – spiega Fasolo – impone di usare gli stessi criteri adottati all’interno di un ambiente industriale aggressivo, ma con l’ulteriore difficoltà legata al fatto che, trattandosi di locali frequentati dal pubblico, è necessario coniugare gli aspetti tecnici con la cura del design”.

Ancor prima di affrontare gli aspetti estetici, Fasolo è stato chiamato a superare le problematiche di tipo prettamente tecnico. All’interno della vasca dedicata alle immersioni, infatti, cinque pompe da 90 kW garantiscono il passaggio dell’acqua attraverso i quattro filtri che ne garantiscono la limpidezza. Al punto che, anche guardando dal suggestivo ponte sommerso, è possibile vedere la speciale lampada che, posta a 42 m di profondità, illumina il fondo della piscina.

Agostino Fasolo, titolare della Fasolo Impianti, qui ripreso accanto al quadro del locale ricarica bombole, ha curato l'intera realizzazione elettrica

Agostino Fasolo, titolare della Fasolo Impianti, qui ripreso accanto al quadro del locale ricarica bombole, ha curato l’intera realizzazione elettrica

Oltre a garantire la movimentazione dell’acqua, un’altra delle sfide impiantistiche è legata alla capacità di mantenere costante la temperatura. Ogni giorno vengono infatti prelevati e reimmessi 700 m³ di acqua. Una caratteristica che comporta la necessità di mantenere sempre la temperatura prestabilita di 33 °C.

 

Il cuore nel Power Center
Gli aspetti elettrici giocano un ruolo fondamentale per garantire la corretta alimentazione dell’intero impianto: un’installazione che assorbe 150 kWh ed i cui singoli componenti sono alimentati da ben 24 km di cavi.

Per garantire una corretta e costante erogazione di tutta l’energia necessaria, è quindi necessario un perfetto coordinamento tra le apparecchiature installate. Una possibilità di dialogo garantita dal fatto che i dispositivi BTicino comunicano attraverso protocolli aperti e, quindi, sono in grado di dialogare con i più diffusi standard di automazione industriale.

Il cuore dell’impianto si trova all’interno di un locale in cui gli armadi sono posizionati in corrispondenza del muro che sorregge la scala di accesso al piano superiore. Una scala che si sviluppa in modo elicoidale e viene sorretta da un muro a pianta circolare. “Per la prima volta – chiosa Fasolo – mi sono trovato a costruire degli armadi rotondi. Operare con un’azienda italiana, in grado di rispondere in modo flessibile anche ad esigenze particolare, ha però permesso di superare in modo molto elegante un simile problema. Abbiamo infatti installato la serie MAS di BTicino. Gli armadi di questa famiglia, nella versione HDX, sono infatti ingegnerizzati in modo specifico per applicazioni Power Center e, quindi, studiati per le esigenze di tali ambienti. Da un punto di vista estetico, inoltre, abbiamo sviluppato una serie di cornici metalliche che permettono di creare un fronte uniforme, anche se curvo. Il risultato è un impatto estetico molto particolare e unico nel suo genere che, al contempo, offre un’elevata facilità nelle operazioni di pulizia.

All’interno di questi rack, che coniugano estetica e robustezza con il rispetto delle più severe normative di settore, hanno trovato posto tutti i componenti necessari per la gestione di un impianto elettrico tanto complesso quanto delicato. L’impianto è infatti chiamato a fornire l’energia elettrica a tutta la struttura: dalle grandi pompe di movimentazione alle singole utenze.

Nel Power Center di Y-40 anche gli armadi sono disposti  circolarmente attorno alla scala

Nel Power Center di Y-40 anche gli armadi sono disposti circolarmente attorno alla scala

Per il completamento dei quadri, Fasolo ha trovato, nel ricco catalogo BTicino, tutti i componenti necessari alle proprie esigenze, dal più semplice al più complesso. Tra questi spiccano gli interruttori scatolati Megatiker, sino a 1600 A, caratterizzati dalla possibilità di essere regolati per ottimizzare la protezione in funzione delle esigenze delle singole tratte.

Ma un ruolo fondamentale, per la protezione da sovracorrenti e differenziale, è quello della rinnovata gamma di interruttori modulari BTDIN, qui utilizzati nella versione BTDIN 60 e 100, con potere di interruzione da 6.000 e 10.000 A. Il tutto completato da un panorama completato di ausiliari, salvamotori e contattori BTDin.

Per garantire la continuità e la qualità dell’energia fornita all’elettronica, sono stati installati gli Ups convenzionali monofase on-line doppia converzione VFI mod.WHAD a marchio Legrand. Gruppi di continuità dalle dimensioni ridotte, che hanno trovato facilmente spazio all’interno del Power Center.

 

Tempi più rapidi grazie alla logistica
Anche la logistica ha rivestito un ruolo fondamentale per il successo dell’istallazione. La proprietà, infatti, aveva imposto tempistiche particolarmente strette. Dall’inizio dello scavo all’apertura dell’impianto avrebbe dovuto trascorrere un solo anno. Malgrado un’attenta pianificazione, in fase di installazione emergono sempre necessità particolari, spesso aggravate da integrazioni dell’ultimo minuto. “Anche in questo caso – rimarca Fasolo – operare con un partner come BTicino, il cui personale si è sempre mostrato disponibile a fronte delle nostre esigenze, ha rappresentato un indubbio vantaggio. Oltre a trovare sempre un interlocutore disponibile, infatti, l’azienda ci ha fornito tempestivamente tutti i prodotti di cui avevamo necessità, soddisfacendo anche richieste che imponevano un’evasione degli ordini in tempi particolarmente rapidi. Inoltre, su un solo catalogo, abbiamo trovato tutti i componenti necessari a una realizzazione tanto complessa”.

 

Così trasportiamo i cavi
Partendo dal Power Center, che rappresenta il “cuore” dell’impianto, i cavi devono raggiungere le singole utenze che, in un caso, hanno imposto di realizzare anche 1 km di impianto sotto il livello della piscina. Per supportare una simile quantità di cavi è stato necessario individuare una famiglia di passerelle che coniugasse gli aspetti estetici a quelli prettamente funzionali. Da qui la scelta di utilizzare i canali e le passerelle metalliche forate GammaP P31, fornite nelle dimensioni più svariate e arricchite da una serie di optional di montaggio che hanno permesso di ridurre i tempi di installazione. Il tutto completato dalle guaine guidacavo e dagli accessori RTA.

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Le passerelle metalliche forate GammaP P31, sostengono e proteggono i 24 km di cavi dell’impianto

L’importanza di queste strutture di protezione e sostegno, spesso sottovalutata, è fondamentale, soprattutto in un ambiente aggressivo con una piscina termale. Le soluzioni scelte, infatti, sono realizzate completamente in acciaio. Una peculiarità che permette di resistere agli aggressivi chimici presenti nell’ambiente termale.

La necessità di coniugare qualità ed estetica ha suggerito di utilizzare, per i quadri periferici sparsi nei vari locali, carpenterie metalliche della serie MAS BTicino, nelle versioni MDX e LDX. I primi possiedono infatti una struttura monoblocco con grado di protezione IP65. Ciò ha permesso di installarli anche in ambienti caratterizzati da un elevati livello di umidità o in quelli frequentati da persone bagnate, in cui vengono portate anche attrezzature non asciutte, come il locale di ricarica delle bombole. Negli ambienti più “protetti” è invece stato possibile utilizzare i quadri componibili LDX, con grado di protezione IP43.

 

 

L’eleganza della semplicità
All’interno di una piscina, come comprensibile, la sicurezza, sia in termini di garanzia del servizio che di protezione delle persone, rappresenta una priorità imprescindibile. Anche in questo caso il catalogo BTicino, con componenti in grado di dialogare fra loro in modo intelligente, ha permesso di superare ogni problema. É stato infatti realizzato un impianto che, soprattutto negli spogliatoi, evita ai bagnanti la necessità di entrare in contatto con le apparecchiature di controllo, pur limitando gli sprechi. Nei vari locali, infatti, sono stati installati una serie di sensori della serie civile Matix, coniugati con i frutti della stessa serie, che permettono di regolare l’accensione dell’impianto di illuminazione e dei singoli dispositivi in funzione dell’effettiva presenza di persone.

La linea Matix equipaggia tutti i locali

La linea Matix equipaggia tutti i locali

 

 

Scheda tecnica del progetto:

  • Nome impianto: Y-40
  • Indirizzo: Via Catajo, 42, 35036 Montegrotto Terme PD
  • Proprietà: Hotel Terme Millepini
  • Litri acqua: 4.300.000
  • Superficie piscina : 22 x 18 m
  • Profondità Massima: 42.16 m
  • Temperatura media acqua: 33 °C
  • Numero max di nuotatori: 40
  • Installatore: Fasolo Impianti, Abano Terme (PD)
  • potenza installata: 200 kW
  • numero pompe filtrazione : 6
  • km di cavi: 24
  • numero quadri elettrici: Power Center da 5 colonne + 8 varie grandezze
  • lunghezza totale passerelle: 300 m

 

Principali prodotti BTicino installati:

  • MAS HDX Armadi componibili per applicazioni power center
  • MAS MDX Quadri e armadi in metallo monoblocco IP65
  • MAS LDX Armadi in metallo componibili IP43
  • Megatiker Interruttori scatolati sino a 1600 A
  • BTDin 60 e 100 Interruttori modulari automatici e differenziali (ICN  6000A e 10000)
  • Ausiliari BTDin, Salvamotori, Contattori
  • Linea civile Matix BTicino
  • Passerella metallica forata GammaP P31 Legrand
  • Guidacavi RTA Legrand
  • Ups convenzionali monofase on-line doppia conversione VFI mod.WHAD Legrand

 

Per maggiori informazioni:

Sito della piscina y-40

BTicino Spa
Viale Borri 231
21100 Varese – Italia
www.bticino.it

Numero Verde 800-837035

Media Relations
Marco Fiorentino
Tel:.+39. 0332 272107
Mob: 348 8595127
marco.fiorentino@bticino.it

Concept Store
Via Messina 38 – Milano



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