Risparmio energetico, innovazione di prodotto, soluzioni sempre più efficienti per una gestione integrate dell’edificio. Ma anche un mercato che si apre ed offre nuove possibilità di inserimento ad aziende e specialisti del settore.
Il convegno sullo Smart Building, tenutosi nel contesto della Convention SIEC e che ha visto la partecipazioni di importanti realtà industriali e professionali, ha saputo individuare e proporre una importante linea guida, quella dell’integrazione fra le tematiche energetiche e ambientali e la necessità di saper governare queste nuove esigenze.
Sintesi degli interventi:
Andrea Tamagnini, Lighting Manager di Crestron Italia
L’intervento di Andrea Tamagnini, Lighting Manager di Crestron Italia, è partito dai cambiamenti avvenuti negli ultimi anni nel Building Management System. Cambiamenti dovuti sia all’innovazione tecnologica degli impianti integrati sia grazie all’inserimento di apparati audio e video di sempre maggiore qualità nella visualizzazione di contenuti. Secondo Tamagnini, questo cambiamento è foriero di grandi potenzialità per gli operatori del settore, e si indirizza verso un concetto di Smart Energy Management.
Per questo occorre uscire dalla logica della singola installazione: non è più possibile, infatti (a fronte di esigenze sempre più complesse, provenienti sia dal settore privato che pubblico) prescindere dal controllo globale di tutti i dispositivi. La vecchia concezione del controllo, relativa in particolare agli impianti elettrici ed alla termoregolazione, è ormai superata e resa controproducente (in altre parole: non funzionale) dall’integrazione delle tecnologie di controllo. Il “bisogno” dell’automazione, proveniente da tutti i settori, porta poi con sé delle logiche di risparmio energetico e di maggiore efficienza che lo specialista dei sistemi di controllo deve saper cogliere (e governare).
In sintesi, se si vuole gestire un modo “smart” un qualsiasi edificio, lo specialista deve saper e poter controllare/monitorare tutti gli impianti speciali (audio, video, motorizzazione dei sistemi oscuranti, sicurezza, sorveglianza, gestione degli accessi, ecc). Oggi, l’integrazione fra tutte queste tecnologie è già ampiamente fattibile, anche grazie agli standard esistenti, e il ruolo dello specialista è quello di armonizzare il meglio possibile le differenti tecnologie, in una logica di interazione e di ottimizzazione di ogni singolo elemento: l’obiettivo finale, è quello del risparmio energetico, ottenibile anche in virtù di un utilizzo schedulato di tutti gli apparecchi. La logica che è un po’ il filo conduttore di questo “nuovo approccio sistemico” è che le risorse siano utilizzate solo quando effettivamente servano.
Michele Pandolfi ‐ Product manager DOMO di Gewiss
Anche per Michele Pandolfi tutto il settore che si può collocare sotto la definizione di smart (building, city, grid) è, per gli specialisti del settore, un mondo che si apre con grandi e interessanti potenzialità. Oggi, a parere del manager di Gewiss, sono tre le applicazioni da seguire: il risparmio energetico (in particolare sul raffrescamento/riscaldamento e sull’illuminazione), la sicurezza (sistemi antintrusione, video controllo, antincendio, ecc) e il comfort in senso lato (scenari, entertainement, serramenti motirizzati). Pandolfi ha evidenziato che se l’utente finale possa avere sott’occhio, in modo fortemente intuitivo, la visualizzazione dell’intero sistema di gestione della casa, viene indotto a un comportamento virtuoso.
Tutto questo va inserito in quadro di normative nazionali ed europee, che sempre più spingono verso un utilizzo più consapevole (e limitato) delle fonti energetiche. La CE, ad esempio, ha dato una linea molto stringente, con la direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia (la 2010/31): la cosiddetta 20‐20‐20, ovvero l’abbattimento del 20% dei consumi, delle emissioni di gas serra e dell’aumento del 20% dell’energia ottenuta con fonti rinnovabili.
Pandolfi ha poi presentatoalcune case history, sia nel settore residenziale che pubblico, a testimonianza che un corretto utilizzo dei sistemi integrati permette un deciso miglioramento della bolletta energetica. Il metodo dei BAC factors (introdotto dalla norma europea EN15232) è quello che normalmente si utilizza per valutare “il quanto” si risparmia effettivamente (anche in presenza di paradossi quali il fatto che la certificazione energetica degli edifici, in Italia, non prevede oggi l’impianto domotico).
Marco Frascarolo, Lighting Designer e fondatore dello Studio Fabertechnica
Il tema dell’illuminazione integrata, fra design e funzionalità, è stato il focus dell’intervento di Marco Frascarolo che ha illustrato le innumerevoli variabili che concorrono a formare un contesto illuminotecnico, che comprendono sia aspetti tecnici sia, in particolare, elementi emozionali (si pensi alle esigenze di una Spa, al ristorante che vuole differenziare angoli dedicati ad una cena romantica o a un veloce pranzo d’affari) e esigenze percettive e psicologiche (un corner in un negozio, con i prodotti che “devono” essere illuminati in un certo modo).
Contesto che, anche, deve poter tener in conto l’apporto e la perfetta integrazione con l’illuminazione naturale; un elemento, quest’ultimo, prioritario per ogni Lighting Designer, sia per ragioni di sostenibilità energetica, sia perché l’apporto della luce naturale non è sempre così facile da integrare in un ambiente interno (pensiamo agli effetti serra che si possono verificare in un ufficio quando il soleggiamento estivo colpisce, senza nessuna schermatura, i vetri, o quando la luce naturale non illumina in modo uniforme gli ambienti).
Ecco perchè, a parere di Frascarolo, non ci si può più limitare a considerare gli aspetti prestazionali, emozionali, energetici e di gestione senza comprendere che l’intero progetto illuminotecnico non è un elemento statico e immutabile; occorre, per un progetto a regola d’arte, che la luce artificiale deve essere integrata con quella naturale, che l’intero progetto illuminotecnico deve mettere in risalto le caratteristiche morfologiche dell’edificio, che la sua resa cromatica deve essere attentamente studiata e che, per questo, la sorgente luminosa deve essere messa in condizione di illuminare solo dove e quando serve; infine, ha sottolineato Frascarolo, l’impianto che sovraintende alla gestione dell’illuminazione deve essere il più possibile integrato con gli altri sistemi tecnici; a sostegno di questo ultimo argomento, il Lighting Designer ha portato l’esempio di un concerto, evento che ha richiesto una perfetta integrazione fra luce, suono, ed effetti scenici; nonostante la complessità dell’intervento, ha concluso Frascarolo, la sua gestione finale, grazie ad un’interfaccia estremamente easy, è risultata essere estremamente facilitata.
Marco Cozzi, Product Manager di Telecom Italia
Marco Cozzi nel contesto della soluzione Nuvola Italiana Energreen, ha spiegato come Telecom Italia sviluppa e fornisce strumenti e soluzioni di gestione e smart business per monitorare i consumi di un edificio nella loro totalità (elettricità, gas, acqua, riscaldamento/raffrescamento), con l’obiettivo di identificare e sviluppare gli ambiti di miglioramento. In questo ambito, sono da collocarsi le soluzioni ICT espressamente dedicate alla gestione del printing, all’analisi e discovery di Hw/Sw, per razionalizzare risorse/licenze abbattendo, contemporaneamente, i costi IT.
Le offerte Telecom Italia, anche di Property Management per la gestione back/office dell’intervo ciclo di vita dell’immobile (impianti, elementi architettonici, arredi, attrezzature ma anche le persone che vi lavorano) possono essere erogate anche in modalità “as a service”, in ambito cloud. E qui si entra nello specifico della “Nuvola Italiana”: Nuvola It Energreen, infatti, è una piattaforma di servizi per la gestione energetica e ambientale che capitalizza le esperienze interne Telecom (uno dei primari consumatori di energia del mercato italiano), che vuole permettere ad aziende e realtà pubbliche di tracciare un proprio profilo di consumo per poi gestirlo in modo efficace.
La Nuvola, nella sua opzione Energy Management, offre i servizi di censimento/controllo/efficientamento dei consumi energetici; una gestione (da remoto) del ruolo di Energy Manager; una gestione degli economics connessi ai consumi energetici; gli audit tecnici e progetti speciali di efficientamento energetico. La piattaforma di servizi della Nuvola può essere schematizzata in tre principali componenti: Interfaccia utente – portale web; gestione dati e funzioni – piattaforma centralizzata; in remoto – sede cliente. L’offerta si rivolge a tutti i settori merceologici, sia nel pubblico che nel privato, anche con consumi non necessariamente elevati (indicativamente, il livello minimo parte da _ 150.000 euro/anno).
Per maggiori informazioni:
ASSOCIAZIONE SIEC
Piero Di Camillo
www.sieconline.it
segreteria@sieconline.it
Press Office
C Cube Comunicazione al cubo
Clio Arnoldi – T. 0248193994
clio.arnoldi@ccube.it – www.ccube.it