Tecnologia e domotica nel Palazzo del Comune e dell’arte

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Palazzo Tursi a Genova ospita le sedi di rappresentanza municipali ma anche il museo con il violino di Paganini. La gestione dell’illuminazione a cura di Duemmegi

Rivoluzione tecnologica nel palazzo delle istituzioni e dell’arte. Sono stati affidati a un sistema Duemmegi Contatto la supervisione e il comando dell’impianto d’illuminazione a Palazzo Tursi, prestigioso edificio nel centro di Genova già Bene dell’Unesco che abbina prestigiose funzioni istituzionali a spazi museali e culturali. Ospita infatti le sedi di rappresentanza del Comune (ufficio del Sindaco e Sala del consiglio comunale genovese) e il Museo di Palazzo Bianco, che custodisce fra gli altri cimeli l’urna con le ceneri di Colombo e il “Guarneri del Gesù”, il violino di Paganini, e vanta una pinacoteca ricca di opere italiane e fiamminghe.

Importante per dimensioni, oltre 15 sale, lo spazio teatro dell’intervento. L’esigenza, quella di garantire efficienza e risparmio energetico all’impianto d’illuminazione degli spazi pubblici, ma anche quella di creare scenari suggestivi e duttili alle sale espositive.

L’impianto di supervisione creato consente di gestire le luci (in gran parte dimmerabili) da un computer ubicato nella sala operativa del Palazzo. La gestione è stata programmata con due diverse modalità: da Pc e da due pulsantiere a otto. Entrambi comandano quattro possibili scenari di accensione e spegnimento delle luci, esposizione, pulizie, passaggi, spegnimento, oltre alla visualizzazione di tutti gli allarmi. Mentre al solo Pc è affidata la facoltà di dimmerare l’illuminazione nelle sale mussali, in base al tipo di soggetti esposti in mostra, con la possibilità di memorizzare tale scenario. Tali regolazioni vengono richiamate dallo scenario “esposizione”.

Palazzo Tursi, sede del Comune dal 1848, è stato realizzato a partire dal 1565 dagli architetti Domenico e Giovanni Ponsello per Niccolò Grimaldi, Duca di Eboli. Alla fine del XVI secolo risale l’acquisizione da parte di Carlo Doria, Duca Tursi, mentre porta la data del 1820 il passaggio ai Savoia, come residenza di Vittorio Emanuele I. Di grande pregio la facciata in bugnato sulla quale giocano marmo di Carrara, ardesia e pietra di Finale, ricche e sontuose le sale interne, decorate dai pittori Gandolfi e Barabino.

La struttura architettonica e logistica attuale sono frutto di un intervento di ampliamento e riorganizzazione degli anni Sessanta.

 

Crediti:

L’ingegnerizzazione (sviluppo e personalizzazione del software) è stata eseguita dall’ Ing. Palatella Angelo -Sieci- Firenze.

 

Per ulteriori informazioni

Duemmegi

Via Longhena 4 – 20139 Milano
Tel. +39 02 57300377
Fax. +39 02 55213686
e-mail: info@duemmegi.it
Sito: www.duemmegi.it



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