Arriva la casa tattile.

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Il campo dell’arredamento, e di tutto ciò che riguarda l’interno di una casa in generale offre, spesso spunti innovativi e originali per creare nuove ed interessanti tendenze.

Come quella resa possibile dall’innovativa e tecnologica ricerca del Politecnico di Milano: si tratta di una vera e propria casa viva, in grado di sentire grazie ad una pelle hi-tech che ricopre elettrodomestici e arredi.

E’, infatti, ormai esperienza quotidiana l’utilizzo di superfici sensibili al tatto per gestire strumenti tecnologici quali personal computer, sportelli automatici di bancomat, tastiere, mouse, touch pad, touch screen, ecc., è meno frequente, invece, l’utilizzo di questi controlli per gestire e fruire di oggetti di uso comune, come porte, finestre, superfici piane quali tavoli e anche pavimenti.

A rendere praticamente attuabile tutto ciò sono stati alcuni studiosi e ricercatori del Politecnico di Milano, polo di Como, i quali hanno realizzato il progetto Tai-Chi (Tangible Acoustic Interfaces for Computer Human Interaction) che sviluppa metodi per catturare interazioni acustiche in oggetti solidi sottili introducendo la tecnologia che sta alla base del mouse pad che siamo abituati ad utilizzare nei nostri pc portatili.

Nelle diverse parti d’arredamento che normalmente compongono le nostre abitazioni, il sistema è in grado di riconoscere l’oggetto che sta effettuando l’azione, le coordinate spaziali del movimento e il tipo di pressione esercitata. Insomma, ciò consente di trasformare anche una comune lastra di legno o in plexiglass in un vero e proprio “mouse” acustico. Dai muri, ai mobili, dagli elettrodomestici ai pavimenti: tutto diventerà sensibile al nostro tatto.

Con implicazioni notevoli per quanto riguarda ad esempio la sicurezza delle nostre case: pensate che rivoluzione il pavimento che vi avvisa se durante la notte qualcuno lo calpesta?

Avete presente il mousepad del vostro computer portatile? Muri, elettrodomestici, oggetti, mobili e quant’altro funzioneranno allo stesso modo.

Quando si tocca una superficie, con un dito ad esempio, – spiega il Politecnico di Milano – si producono delle piccole vibrazioni che si diffondono in tutto l’oggetto, come se il dito provocasse una piccola scossa tellurica con epicentro nel punto di contatto.

Per trasformare questa sollecitazione in un’informazione di controllo per un computer occorre, quindi, un rivelatore di epicentri in grado di funzionare in tempo reale”. Davvero una rivoluzione unica per il modo di pensare l’arredamento moderno. “È questo il principio su cui si basa il sistema sviluppato dal Politecnico, che analizza segnali acustici captati da alcuni microfoni a contatto, i nostri ‘rivelatori sismici’, ai bordi della superficie. Il sistema è così sensibile e accurato che localizza e insegue il movimento provocato anche da un lieve sfioramento”.

Il progetto Tai-Chi è stato presentato nel 2006 all’Istituto di Helsinki ad una manifestazione organizzata dall’Unione Europea sulle tecnologie della società dell’informazione, risultando vincitore del premio Best Exhibition. I meriti sono stati la qualità della dimostrazione (interessante, d’effetto e interattiva), la semplicità del messaggio, il basso costo della tecnologia e l’originalità dell’idea. “Possiamo così immaginare -conclude la nota dell’Ateneo- un futuro con elettrodomestici sensibili a come li tocchiamo e che reagiscono di conseguenza, con pavimenti che sanno come si spostano le persone che vi camminano sopra e in caso di pericolo danno l’allarme. Un futuro, insomma, nel quale le macchine dialogheranno con noi attraverso modalità sempre più simili alle nostre”. Tra le applicazioni più interessanti, troviamo il settore medico, in particolare micro-chirurgico, oltre all’industria bellica o aerospaziale.

M. Flaminia Attanasio

 

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